Trattamenti psicologi nella bulimia nervosa e nel disturbo da binge-eating associati a sovrappeso e obesità: qual è la loro efficacia nel ridurre il peso e le abbuffate?

A cura di: Selvaggia Sermattei e Simona Calugi

La relazione fra comportamenti inerenti i disturbi dell’alimentazione come le abbuffate e un alto indice di massa corporea (IMC) è complessa e probabilmente bidirezionale. Fra gli interventi psicologici, la terapia cognitivo comportamentale (CBT) risulta essere l’approccio più efficace per la riduzione delle abbuffate sia nella bulimia nervosa (BN) che nel disturbo da binge-eating (BED) mentre sembra ottenere minori risultati sulla perdita di peso (che non costituisce un obiettivo del trattamento).  Per i pazienti con BED associato ad obesità, la terapia comportamentale per la perdita di peso (BWLT) risulta invece essere efficace per la riduzione delle abbuffate e per la perdita di peso ma ci sono pochi dati sul mantenimento dei risultati nel tempo.

L’obiettivo di questa review è stato investigare l’efficacia delle terapie psicologiche per il trattamento della BN e del BED associati a sovrappeso e obesità.

Le tre misure di esito scelte sono: (i) la frequenza delle abbuffate o la loro remissione (misurata come numero di abbuffate nell’ultima settimana, mese o tre mesi); (ii) il peso o l’IMC misurati alla fine del trattamento e 12 mesi di follow-up; (iii) i tassi di completamento del trattamento.

Sono stati inclusi nella review studi randomizzati e controllati che investigavano l’efficacia di suddette terapie in campioni di adulti con diagnosi di BN, BED o altri disturbi dell’alimentazione tipo BN/BED sottosoglia, e con un IMC ≥ 27 kg/m² almeno per il 90% dei partecipanti. Sono stati esclusi dall’analisi, gli studi che comprendevano pazienti trattati in regime ospedaliero o in ambienti con approcci multi-trattamento o con terapie non psicologiche.

A partire da 2248 articoli identificati nella ricerca iniziale solo 19 sono stati inclusi e fra questi 15 comprendevano campioni con BED e 4 campioni misti di BED e BED sottosoglia. Nessun trials è stato identificato con campioni di soggetti con BN e IMC ≥  27.

Oltre ad un’analisi critica degli studi selezionati, la presente review ha condotto una meta-analisi aggregando studi in cui la BWLT era valutata in uno o più bracci e confrontata con altri trattamenti psicologici, con la lista d’attesa o con nessun trattamento.

I risultati dell’analisi critica degli studi che ha confrontato l’efficacia di interventi psicologici per il BED associato all’obesità indicano che

  • Alla fine del trattamento:
    • Per la riduzione/remissione delle abbuffate la CBT si è mostrata superiore se confrontata a gruppi in lista di attesa, non superiore ad altri interventi (come ad esempio la terapia interpersonale, la Mindfulness, la CBT con il coinvolgimento del coniuge, un trattamento usual care) e inferiore ad una CBT associata ad esercizio fisico.
    • Per la riduzione del peso (o IMC) la CBT si è dimostrata non superiore alle liste d’attesa, ad altri interventi attivi, e inferiore a alla CBT associata ad esercizio fisico.
  • A 12 mesi di follow-up:
    • Escludendo la BWLT, non ci sono differenze significative fra gli interventi attivi.
    • Solo la CBT associata ad esercizio fisico si è mostrata superiore alla CBT da sola sia per la riduzione delle abbuffate sia per la perdita di peso.

Si rileva in 5 trials che chi mantiene la remissione delle abbuffate a lungo termine (6 e 12 mesi di follow-up) ottiene una maggiore perdita di peso.

La meta-analisi che ha confrontato la BWLT con la CBT mostra che la CBT è superiore per la riduzione delle abbuffate alla fine del trattamento mentre non ci sono differenze significative per il peso.

A 12 mesi di follow-up non ci sono differenze né per la riduzione delle abbuffate né per il peso.

I tassi di completamento/abbandono del trattamento sono simili tra tutte le terapie sia alla fine del trattamento che a 12 mesi di follow-up.

Conclusioni

La review suggerisce alcuni importanti risultati che possono aiutare ricercatori e clinici a migliorare le terapie. Innanzitutto risulta rilevante l’associazione della CBT con l’esercizio fisico sia per la riduzione delle abbuffate che del peso. Inoltre il dato che la perdita di peso risulta superiore in chi mantiene a lungo termine la remissione dalle abbuffate può indicare che le terapie mirate alla perdita di peso in questi pazienti devono comunque dare la priorità alla riduzione/remissione delle abbuffate.

Infine, il fatto che non sia stato rilevato in letteratura nessun trial con campioni di BN che potesse essere incluso in questa review sembra confermare la pericolosità, per questi soggetti, di sottoporsi ad interventi mirati alla perdita di peso (che prevedono quindi una restrizione dietetica) e rimane la necessità di sviluppare e testare interventi che riescano a gestire contemporaneamente la remissione delle abbuffate e la perdita di peso.

Ad oggi, nonostante la review supporti l’uso della CBT in pazienti con BN e BED e sovrappeso/obesità, le evidenze non sono ancora forti per prediligere un approccio piuttosto che un altro e future ricerche sono necessarie per migliorare gli interventi a breve e lungo termine.

Fonte: Palavras, M. A., Hay, P., & Claudino, A. (2017). The Efficacy of Psychological Therapies in Reducing Weight and Binge Eating in People with Bulimia Nervosa and Binge Eating Disorder Who Are Overweight or Obese—A Critical Synthesis and Meta-Analyses. Nutrients, 9(3), 299.